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Ricorda mani basse

Codice ISBN: 9788831467360
Autore: DIEGO BELLO
Titolo: RICORDA MANI BASSE
Anno di Edizione: 2020
Numero di pagine: 140
Prezzo: € 13,00
Genere: POESIE
Valutazione: Nessuna valutazione
Prezzo:
Prezzo di vendita: 12,35 €
Prezzo di vendita IVA esclusa: 13,00 €
Sconto: 0,65 €
Anno di edizione: 2020
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Descrizione

IL LIBRO

«Perché il poeta guarda al cielo? Mi sovviene una poesia di Mario Luzi di cui riporto uno stralcio: […] E quando/chi soffre o langue spera, se anche spera, /che un soccorso s’annunci di lontano/ e in lui, un soffio basta a suscitarlo. In Ossa di luna, densa metafora in versi sciolti, il soffio è il dialogo, poco importa se con un singolo essere o con il mondo, che non può fare a meno di riflettersi in uno spazio più accogliente, coprente, conservativo. Cielo, meravigliosa coincidenza di libertà e sconfinamento, come a suo modo la poesia, che ripara l’uomo dal pericolo di sentirsi perduto nella linearità del tempo, pur con la necessità di mantenere i suoi fondamenti, talvolta nascosti alla stregua di organi “invisibili”. Le radici dell’artemisia (Assenzio maggiore, calzante rimando all’oblio inteso come protezione) sembrano rappresentare quei fondamenti, legami con gli eventi, capaci di nutrire consapevolezza e resistenza, dove Diego Bello dice sazio di vento, rido/ l'aratro che m'estirpa. La pianta è sazia di conoscenza, quel vento buono da cui trae forza per opporsi a elementi distruttivi, sia pure quando il respiro sembra rallentare, ridotto a un filamento, quando il mosaico del dolore si intreccia con quello della gioia, in singoli attimi, e lunghi una vita. Spesso l’oscurità viene appena scalfita da un’esile presenza di luce, ma quest’ultima può rivelarsi apertura e sorgività, se colta quale prezioso appiglio.»

 

L'AUTORE

Diego Bello nasce a Brindisi nel 1960 e si laurea in Economia presso l’Università di Bari. Dopo dieci anni di attività da libero professionista, si trasferisce a Roma, dove tuttora risiede con la famiglia e lavora presso una società multinazionale. Nel 1996 pubblica la sua prima raccolta di poesie “Necessita volare”. Riprende a scrivere vent’anni dopo e pubblica due piccole sillogi. Partecipa a concorsi letterari e inizia a pubblicare poesie e haiku su diversi siti letterari e riviste online (Euterpe, La Recherche, Aphorism.it), ottenendo segnalazioni e menzioni e partecipando a varie antologie. Nel 2017 si classifica Primo alla III edizione del Premio Letterario di Poesia Narrativa e Saggistica Veretum, sezione Haiku. Nel novembre 2018 la sua poesia “Resta un bacio di ruggine” risulta vincitrice del concorso “Poesie Superbe – Oro come avarizia” del sito culturale Seven Blog e dall’aprile del 2019 fa parte della redazione del sito. Nel dicembre 2019 è selezionato nella Cinquina Finalista del Premio Letterario Zeno Sezione Poesia e si classifica al Terzo posto con la poesia “Rinascita”. Alcune sue poesie sono pubblicate in antologie internazionali e tradotte in altre lingue.
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«Perché il poeta guarda al cielo? Mi sovviene una poesia di Mario Luzi di cui riporto uno stralcio: […] E quando/chi soffre o langue spera, se anche spera, /che un soccorso s’annunci di lontano/ e in lui, un soffio basta a suscitarlo. In Ossa di luna, densa metafora in versi sciolti, il soffio è il dialogo, poco importa se con un singolo essere o con il mondo, che non può fare a meno di riflettersi in uno spazio più accogliente, coprente, conservativo. Cielo, meravigliosa coincidenza di libertà e sconfinamento, come a suo modo la poesia, che ripara l’uomo dal pericolo di sentirsi perduto nella linearità del tempo, pur con la necessità di mantenere i suoi fondamenti, talvolta nascosti alla stregua di organi “invisibili”. Le radici dell’artemisia (Assenzio maggiore, calzante rimando all’oblio inteso come protezione) sembrano rappresentare quei fondamenti, legami con gli eventi, capaci di nutrire consapevolezza e resistenza, dove Diego Bello dice sazio di vento, rido/ l'aratro che m'estirpa. La pianta è sazia di conoscenza, quel vento buono da cui trae forza per opporsi a elementi distruttivi, sia pure quando il respiro sembra rallentare, ridotto a un filamento, quando il mosaico del dolore si intreccia con quello della gioia, in singoli attimi, e lunghi una vita. Spesso l’oscurità viene appena scalfita da un’esile presenza di luce, ma quest’ultima può rivelarsi apertura e sorgività, se colta quale prezioso appiglio.»

 

L'AUTORE

Diego Bello nasce a Brindisi nel 1960 e si laurea in Economia presso l’Università di Bari. Dopo dieci anni di attività da libero professionista, si trasferisce a Roma, dove tuttora risiede con la famiglia e lavora presso una società multinazionale. Nel 1996 pubblica la sua prima raccolta di poesie “Necessita volare”. Riprende a scrivere vent’anni dopo e pubblica due piccole sillogi. Partecipa a concorsi letterari e inizia a pubblicare poesie e haiku su diversi siti letterari e riviste online (Euterpe, La Recherche, Aphorism.it), ottenendo segnalazioni e menzioni e partecipando a varie antologie. Nel 2017 si classifica Primo alla III edizione del Premio Letterario di Poesia Narrativa e Saggistica Veretum, sezione Haiku. Nel novembre 2018 la sua poesia “Resta un bacio di ruggine” risulta vincitrice del concorso “Poesie Superbe – Oro come avarizia” del sito culturale Seven Blog e dall’aprile del 2019 fa parte della redazione del sito. Nel dicembre 2019 è selezionato nella Cinquina Finalista del Premio Letterario Zeno Sezione Poesia e si classifica al Terzo posto con la poesia “Rinascita”. Alcune sue poesie sono pubblicate in antologie internazionali e tradotte in altre lingue.